Android si rifà il look e lancia l’aggiornamento del sistema operativo, una new wave che presto coinvolgerà tutti i dispositivi
Secondo le stime dell’azienda di Menlo Park è fissato entro il la fine del 2022 la data di roll-out completo dei sistemi. Questo importante passaggio ci consentirà di sperimentare il nuovo aggiornamento di Android. Qui la versione per gli smartphone è identificata con il codice di riferimento 12.1 mentre per gli schermi di maggiori dimensioni e pieghevoli diventa 12L.
Per quanto riguarda poi di devices di Samsung, Lenovo e Microsoft, anch’essi saranno coinvolti nell’attività di svecchiamento del look. Attraverso un programma strutturato per ogni tipologia e brand.
Le nuove caratteristiche della versione di Android 12,1 e 12L che ci consentiranno di sviluppare una nuova esperienza di approccio al prodotto
Andiamo quindi ad analizzare più in dettaglio le nuove funzionalità che potremo presto sperimentare sia sui nostri smartphone che sugli schermi più grandi e i pieghevoli.
Il primo elemento che colpisce della configurazione è il layout. Questo mira nello specifico a rendere la visualizzazione dell’interfaccia più immediata e semplice. D’altronde, specie quando parliamo di display dalle dimensioni maggiori, con più spazio per le informazioni, le tematiche legate alla schermata iniziale, a quella di blocco e di configurazione, piuttosto che l’ombra delle notifiche diventano ancora più importanti.
Il format della nuova visualizzazione sfrutta un sistema a colonne più efficacie. E uno degli esempi più calzanti è quello legato alle notifiche. Partendo dal feedback degli utenti che segnalavano la difficolta nella visualizzazione delle stesse, gli sviluppatori hanno spostato queste componenti, e i riquadri rapidi, in un’area dedicate del monitor. E questo per permettere di cogliere il maggior numero di feed in un solo colpo d’occhio e farle scorrere via più velocemente possibile.
L’aggiunta di una barra delle applicazioni consentirà poi di aiutare gli utenti migliorare la produttività, rendendo i dispositivi il più possibile multitaskers, consentendo a chi li utilizza di avviare e passare da un’app all’altra senza cambiare schermata.
Questa versione dunque aggiorna in maniera sostanziale il lavoro fin qui svolto, ma si tratta probabilmente di un elemento nodale di passaggio che condurrà, non troppo tardi nel tempo all’Android 13.