Nuovi strumenti di analisi dei dati, machine learning e realtà aumentata: ecco gli strumenti nati dalla collaborazione tra Lenovo e Ducati.
Si sa, ci sono alcuni fronti su cui tutti gli ambiti cercano di integrarsi con l’innovazione tecnologica. Se questo è vero per quanto riguarda la sanità, le infrastrutture tecnologiche, le possibilità online, non è da meno il mondo dei motori, specialmente quelli dedicati alle corse della MotoGP.
Oggi parliamo della partnership tra Ducati e Lenovo in chiave motomondiale. La casa di Borgo Panigale aveva già sfruttato un’innovazione importante come quella degli NFC per i suoi monopattini PRO-III, e ne avevamo parlato in un altro articolo. Ora, invece, lo sforzo si dedica alla MotoGP.
Il rapporto con Lenovo, in realtà, non è recente, anzi prosegue da molto tempo. Lo stesso amministratore delegato di Ducati, Claudio Domenicali, ha sottolineato l’importanza del vantaggio offerto dagli strumenti tecnologici anche nel motorsport. La convenienza, però, è anche di Lenovo.
Luca Rossi, senior vice president di Lenovo Group, ha evidenziato come, attraverso la partnership, la casa cinese si sia trasformata da una semplice produttrice di PC a un’azienda capace di confrontarsi con temi quali il data storage, citando che in un singolo GP vengono conservati una cosa come 15 giga di dati per ogni moto.
Le applicazioni delle innovazioni Lenovo per Ducati
Ancora, citando Domenicali, l’importanza è quella della riduzione al minimo della possibilità di errore. Tutto viene analizzato, dalla miscela per le gomme, alle prestazioni del motore. Ogni dato ha lo scopo di mantenere la relazione tra performance in pista e calibrazioni sulla moto costantemente profittevole.
Una tecnologia fondamentale è quella del Remote Garage, che permette la connessione in tempo reale tra gli ingegneri dei box e quelli rimasti a Borgo Panigale, ampliando la squadra di tecnici dedicata alla corsa. L’applicazione diretta sul mezzo prevede numerosi dispositivi in grado di comunicare dati.
I sensori sono disseminati un po’ ovunque. Quelli del veicolo riportano su freni, gas, comandi del cambio e frizione, mentre quelli inerziali si occupano, appunto, della piattaforma inerziale. Ci sono anche sensori ambientali, che rilevano la pressione e la temperatura dell’aria e l’umidità.
Sulle ruote i sensori accumulano dati sulla corsa delle sospensioni, la velocità posteriore e quella generale del veicolo e le temperature delle ruote e dell’impianto freni. Dal motore, invece, si ricevono informazioni sulle posizioni di farfalle e condotti variabili, pressione di carburante e olio, così come la loro temperatura.