Le versioni 100 di Chrome, Firefox ed Edge none sono senza un background di problemi. Gli sviluppatori si stanno preparando a questa eventualità . È un problema di cui Google, Mozilla e Microsoft sono ovviamente già a conoscenza e che potrebbe ostacolare la navigazione su alcuni siti, come ad esempio Yahoo.
Tra non molto i browser web Google Chrome, Mozilla Firefox e Microsoft Edge arriveranno alla versione numero 100, e se in alcuni casi di solito è un traguardo che viene festeggiato, in questo caso si pensa porterà problemi. Il tutto a causa del modo in cui i siti web analizzano alcune stringhe per riconoscere se la versione del browser web usata dall’utente può essere considerata sicura o no. Per chi non lo sapesse, ogni browser ha una stringa User Agent (UA) personale che invia ai siti web, che a loro volta analizzano la suddetta stringa per riconoscere il browser e dare il libero accesso, come se fosse un biglietto da visita con tutti i recapiti. L’analisi della versione è basata su un sistema a due cifre: ed è questo il cuore del problema con la centesima versione, soprattutto perchè ogni sito ha la propria analisi, non esistono quelle standard. Poiché i siti web verificano le prime due cifre della stringa, le versioni 100 di Chrome, Firefox ed Edge potrebbero essere lette come versioni 10, cioè come una versione molto vecchia non in grado di leggerle.
La versione 100 di Chrome e di Edge, entrambi basati su Chromium, usciranno il 29 marzo, mentre quella di Firefox è prevista il 3 maggio.
Su Github potete trovare un elenco dei siti web incompatibili che potrebbe esservi d’aiuto. Fra questi ci sono l’edizione internazionale di Yahoo, il sito ufficiale dell’editore di videogiochi Bethesda, quello dell’operatore statunitense T-Mobile e della piattaforma di Eurosport.
I possibili accorgimenti
Le tre società si stanno occupando di prevenire per quanto possibile ogni problema. Ognuno a proprio modo ovviamente. Pe esempio, Mozilla valuterà come comportarsi a seconda dei problemi tecnici riscontrati sui siti web e agirà. Nel caso peggiore, deciderà di limitare la diffusione della versione 100, proponendo invece la versione 99.
“Ogni strategia che aumenta la complessità della stringa User-Agent ha un forte impatto sull’ecosistema” fanno notare gli sviluppatori.
Microsoft è stata l’unica a non aver chiarito su come intende agire.
Gli sviluppatori, comunque, sono consapevoli del problema da mesi e con un enorme stacco dalla data d’uscita, e stanno lavorando – testando già oggi le versioni 100 dei browser su vari siti – per valutare l’impatto e ridurlo al minimo e, in caso di problemi, fornire un’assistenza all’utente.