Se sei un appassionato di sci, di montagna o di droni, questo corto fa al caso tuo: scopriamo Flow, in collaborazione con DJI. 
Negli ultimi anni abbiamo assistito a una sostanziosa diffusione di immagini aeree. Ovviamente tutto ciò è dovuto alla popolarità che i droni stanno sperimentando negli ultimi tempi. In realtà il loro utilizzo prova a declinarsi nelle più ampie sfaccettature al servizio di ogni nostra necessità.
I primi esperimenti hanno dato buoni risultati per quando riguarda i droni cargo. Qualche mese fa, addirittura, un drone aveva trasportato degli organi umani, più precisamente dei polmoni, fino a un ospedale in cui si teneva un trapianto urgente. Non si tratta solo di trasporto fisico, però.
I droni sono capaci di registrare immagini altrimenti difficili da catturare. Per le riprese aeree, prima, bisognava avere un elicottero, un pilota addestrato e un cameraman che sapesse come muoversi. Oggi, invece, basta pilotare un robot da lontano. Le immagini raccolte possono essere usate in molti modi.
L’anno scorso, per esempio, un drone era stato capace di portare preziosi dati scientifici registrando video e scattando foto dall’interno del ciclone Sam. Quello di cui parleremo oggi, invece, è un corto girato completamente con l’ausilio dei robot volanti.
Flow: alte quote, neve e droni
Tra il 2020 e il 2021, in piena pandemia e sotto regime di restrizioni, il regista Maxime Moulin ha avuto l’idea di girare un filmato sulle Alpi. Per farlo, ha sfruttato l’ausilio dello sciatore Sam Favret, ma per le riprese di è affidato esclusivamente ai droni. Per questo, però, avrebbe necessitato di un pilota.
La collaborazione si è estesa dunque a Hensli Sage, esperto pilota di droni, e ai tre dispositivi che rappresentano il vero core di tutta l’operazione. Si tratta di prodotti della casa cinese DJI. Il primo è un drone Inspire 2 che ha in dotazione una fotocamera Zenmuse X7 stabilizzata.
FLOW with Sam Favret | Big Mountain Skiing and Cinematic FPV Drone from Favret Sam on Vimeo.
Il secondo è un Mavic 2 Pro, mentre l’ultimo è un drone FPV. Tutti e tre i robot presentavano un sistema di visione integrato che permetteva un maggiore controllo al pilota. Il video non rappresenta una storia, ma è più che altro una esperienza sensoriale che accosta la qualità delle immagini alla meraviglia dei paesaggi incontaminati del Monte Bianco.
Il luogo preciso delle riprese è stato Chamonix, ed ha richiesto grande programmazione anche solo per essere raggiunto. Il filmato ha vinto il premio di miglior corto riguardo allo sci dell’High Five Ski Film Festival del 2021 ad Annecy.