Una truffa per rubarti il Green Pass: attenti al falso SMS

L’ennesimo tentativo di sottrarre i nostri dati viaggia tramite sms e questa volta coinvolge i possessori di Green Pass

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Mai abbassare la guardia quando ci interfacciamo con il mondo della rete dati. Truffe e frodi sono dietro l’angolo e potremmo rischiare brutte sorprese – Androiditaly.com

Quando di mezzo c’è la certificazione verde c’è poco da stare allegri. Questo qr code che veicola la stragrande maggioranza delle operazioni quotidiane è uno strumento fondamentale che scandisce le operazioni delle nostre routine giornaliere.

Giù le mani dal Green Pass dunque. Ed è probabilmente questo quello che avranno pensato moltissimi utenti coinvolti in questa truffa online che colpisce proprio un tema così caldo. Quando si parla di frodi che corrono sul web non c’è mai da abbassare la guardia, e specie se si tratta di contenuti che toccano da vicino il tema dei dati sensibili, dobbiamo essere vigili più che mai.

Ma in che consiste l’ultima trovata dei cybercriminali? In maniera imprevista ed improvvisa veniamo raggiunti da una comunicazione relativa al nostro Green Pass che mette in allerta il destinatario. E da lì potremmo entrare in una dangerous zone.

Come gli specialisti del crimine in rete provano ad appropriarsi dei nostri dati mettendo all’amo, come esca, un improbabile ed inaspettato blocco del Green Pass

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Sembrerà banale ma ogni volta che diamo seguito a link inviati da mittenti sconosciuti, che ci richiedono i nostri dati, stiamo andando incontro sicuramente, ad un mucchio di problematiche che potrebbero costarci tempo e soldi – Androiditaly.com

Questa truffa specifica relativa al Green Pass non si discosta quindi dalle modalità con le quali sono abituati a muoversi i cybercriminali. Alla malcapitata vittima infatti viene inviato un sms nel quale viene riportato  un messaggio dai contenuti decisamente inquietanti.

Nel testo, il cui mittente parrebbe essere il Ministero della Salute, si informa il destinatario che la sua certificazione verde Covid-19 risulta essere clonata. Segue informando che, per evitare il blocco, è richiesta la verifica dell’identità su un link esterno, ovvero dgcgov.valid-utenza.com. L’utente meno esperto che si fa trarre in inganno, dopo aver cliccato sul link del sedicente ministero, viene rimbalzato ad un sito di phishing. Come in tutte queste meccaniche, il passo successivo è la richiesta di dati, e lì scatta la trappola definitiva.

Non è sempre facile distinguere questi abboccamenti da comunicazioni vere inviate dallo stato. Ma in caso di situazioni di questo tipo, prima di lanciarsi click compulsivi, è sempre meglio fare un controllo preliminare. Il vostro Green Pass non può essere bloccato in questa maniera, e come da prassi, potete benissimo cestinare il messaggio.

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