Quarante satelliti della costellazione di Musk sono stati colpiti da una tempesta geomagnetica. Ormai inutilizzabili, presto usciranno dall’orbita per rientrare nell’atmosfera. Bruceranno completamente prima di causare danni.
Un imprevisto del tutto naturale rallenterà i piani di Elon Musk per il suo progetto StarLink. Una tempesta geomagnetica ha provocato ingenti danni alla costellazione artificiale, inibendo 40 satelliti. Si tratta di alcuni dei moduli più recenti, che facevano parte di un gruppo più numeroso.
Lanciati il 9 febbraio in atmosfera, i nuovi satelliti StarLink erano stati portati in orbita da un razzo Falcon 9. Sono rimasti in orbita bassa (210 km dalla superficie terrestre) in attesa di terminare i controlli iniziali.
La tempesta geomagnetica però ha provocato l’aumento della densità atmosferica e un riscaldamento considerevole. Questi due fattori hanno impedito ai satelliti di lasciare la modalità provvisoria ed entrare nell’orbita prestabilita.
La resistenza atmosferica è aumentata di circa il 50% rispetto al valore atteso. Nonostante il tentativo di mettere in sicurezza gli Starlink i danni si sono presentati a breve. E pensare che pochi giorni fa si esultava…
Per i quaranta moduli danneggiati non c’è scelta, rientreranno sulla Terra staccandosi dall’orbita. Fortunatamente la manovra risulta priva di rischi. I satelliti prenderanno fuoco disintegrandosi ben prima di arrivare a quote prossime alla superficie.
Adesso si attende un nuovo lancio il 14 febbraio per spedire ben 51 nuovi componenti di StarLink. Entro la fine del mese in programma ci sono altri tre lanci.
StarLink continua a crescere
Tempeste geomagnetiche o meno, SpaceX ha già raggiunto un traguardo importante. Sono ben 2000 gli StarLink in orbita, anche se non tutti operativi. Alcuni astronomi visto le dimensioni ingenti della costellazione di satelliti hanno anche protestato per la copertura che si verrebbe a creare.
Così tanto rumore di fondo potrebbe interferire con gli studi. L’inquinamento luminoso si viene a creare sia per le superfici riflettenti dei satelliti sia per le scie luminose che rovinano le foto. Space X ha obiettato che la cintura di satelliti ha impatto contenuto, ma i dubbi crescono.
Non si tratta di mere proteste per la qualità delle immagini. Le foto degli astronomi sono utili per identificare gli asteroidi potenzialmente pericolosi per il pianeta. Molti studiosi stanno mettendo le mani avanti formando un centro apposito per combattere il problema. L’iniziativa avrà nome ‘Centro per la protezione del cielo oscuro e silenzioso dalle interferenze delle costellazioni solari’.