Nella nuova linea di Samsung Galaxy S22 saranno presenti pezzi ricavati da plastica riciclata. Un passo verso le intenzioni green dell’azienda.
Basta accendere la TV, oppure navigare sul web, o ancora guardare qualche video su YouTube e guardare la pubblicità: i temi sui quali le aziende sono diventati più sensibili sono due. Il primo è il rispetto per la privacy e la sicurezza di dati, con i consumatori che sono diventati più attenti e formati per richiedere prodotti migliori in questo senso.
Il secondo tema è quello che sta a cuore specialmente alle nuove generazioni. Si parla di ecosostenibilità, un ideale sicuramente nobile da seguire. Siamo tutti a conoscenza dello stato dell’impatto umano sull’ambiente, e il nuovo pubblico sta richiedendo sempre di più prodotti che siano in grado di rispettare il pianeta in tutta la sua filiera di produzione.
Certo, le aziende hanno cavalcato l’onda dell’entusiasmo di milioni di persone, utilizzando l’argomento come leva per aumentare le vendite e conquistare sempre più pubblico. Sapere che i prodotti che utilizziamo rispettano l’ambiente è comunque qualcosa che fa piacere a tutti.
L’iniziativa di cui parliamo oggi viene da Samsung, che ha annunciato importanti novità riguardo la produzione dei suoi nuovi dispositivi proprio in ottica di un impatto ridotto sul clima e sull’inquinamento, come annunciato già a inizio anno durante il CES 2022 di Los Angeles.
Domani, 9 febbraio 2022, avverrà la presentazione ufficiale della nuova linea Samsung Galaxy 22. Ad anticiparla è stata la comunicazione che alcuni dei pezzi interni dei nuovi smartphone saranno costruiti utilizzando la plastica recuperata dalle reti da pesca abbandonate negli oceani.
Nelle parole dell’azienda coreana questo rappresenta solo l’inizio dell’implementazione di una linea produttiva sempre più green. Verrà eliminato l’utilizzo della plastica monouso, favorendo materiali ecocompatibili come la carta riciclata e il PCM (materiale riciclato post consumo).
Viene ricordato inoltre che ogni anno vengono abbandonate 640.000 tonnellate di reti da pesca nei mari di tutto il mondo. Ovviamente la presenza di queste reti rischia di compromettere gli ecosistemi marini, con pesci che rimangono incagliati, barriere coralline che vengono distrutte e habitat naturali che risultano danneggiati.
Il rischio materiale per noi esseri umani è quello di ritrovare questa plastica direttamente nelle fonti d’acqua e di cibo che utilizziamo. Un’iniziativa lodevole, dunque, quella di Samsung, che ci offre una buona speranza verso l’industria del futuro, rispettosa dell’ambiente e della salvaguardia del benessere del pianeta.
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