Un piano quinquennale per esplorare lo spazio, la Cina fa programmi. In un “white paper” le prossime tappe della ricerca spaziale. Dai satelliti e le raccolte di dati fino a nuove missioni con astronauti, lo spazio profondo chiama.
In un “white paper” reso noto solo di recente la Cina punta a potenziare le tecnologie e i progetti spaziali. Per i prossimi cinque anni gli obiettivi fissati sono molti e sempre più ambiziosi.
Il documento è stato redatto dalla CNSA, l’agenzia spaziale cinese. Il primo progetto su cui ha intenzione di puntare è il potenziamento dei razzi, introducendo lanciatori pesanti e motori di nuova generazione. Già negli ultimi cinque anni hanno decollato ben 207 razzi.
La Cina possiede già diversi satelliti in orbita per l’osservazione terrestre, ma punta ad aumentare ancora le loro potenzialità. Oltre che per la meteorologia il paese punta a sfruttarli per monitorare l’anidride carbonica, l’analisi dell’atmosfera e il monitoraggio degli ecosistemi. Nei nuovi satelliti sarà incorporato il radar interferometrico ad apertura sintetica (InSAR).
Di fronte al progetto Starlink, la Cina si prepara a mantenersi al passo. Sono già presenti satelliti per il broadcasting con 50 Gbps di banda. Ma una nuova costellazione artificiale per Internet ad alta velocità non è da escludere.
I 30 moduli che formano la costellazione BeiDou consentono già la navigazione globale. Con i prossimi anni le qualità del servizio saranno incrementate con la generazione successiva dei satelliti.
Non mancheranno missioni con astronauti, indirizzati verso la stazione spaziale di Tiangong. Sono previsti lanci di nuove capsule e dei moduli cargo Tianzhou. Grazie ad attrezzature moderne la stazione migliorerà la sua operatività e gli astronauti avranno permanenze più confortevoli. Entro il 2030 si vuole puntare all’allunaggio umano, come anche la NASA.
Sempre nei prossimi cinque anni proseguiranno le missioni per il prelievo di campioni. Chang’e-6 preleverà rocce dalle zone polari della Luna, Chang’e-7 ne mapperà le zone in ombra. Dopo quest’ultima una missione ulteriore inizierà a realizzare la Stazione Lunare Internazionale di Ricerca (ILRS), in collaborazione con altri stati.
La Luna non sarà certo l’unica meta. La fascia degli asteroidi del Sistema Solare sarà a sua volta oggetto del prelievo di materiale. Poi verranno i sopralluoghi sulla superficie di Marte e di Giove, e forse pianeti anche più distanti.
I siti di lancio dei razzi aumenteranno, con prove già iniziate a Wenchang e modelli a propellente liquido a Jiuquan.
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