Sono partiti i nuovi satelliti dell’azienda di Elon Musk, e pare che non si tratti di una cifra bassa e da non considerare. Di quanti Starlink stiamo parlando precisamente?
La missione di SpaceX, e che prende il nome di Starlink-4.6, ha avuto inizio senza alcun problema. Nella notte del 19 gennaio, il Falcon 9 ha avviato i 9 motori Merlin per portate il orbita ben 49 Starlink, aumentando il numero di satelliti nello spazio e dando la possibilità a più utenti di usufruire del servizio.
In questo modo la società spaziale di Elon Musk raggiunge la quota dei tre lanci nel 2022, anno in cui si pensa che riuscirà a portare un gran numero di dispositivi direttamente in orbita. Ma che tipo di analisi possiamo fare in merito allo stato della costellazione?
I piani di SpaceX per la copertura satellitare
In base a quello che è stato dichiarato da Elon Musk stesso, il numero di satelliti attualmente attivi è di 1.469, i quali si trovano ad una quota di 550 km. Possono trasmettere il segnale per la connessione internet da quella distanza, ma, anche se sembrerà strano, dovete sapere che gli Starlink dovrebbero essere di più per poter garantire una copertura stabile ovunque.
Infatti, il guscio orbitale completo è formato da 1,584 satelliti, i quali garantirebbero una stabilità alla rete e fornirebbero una copertura necessaria per le latitudini maggiori. Gli Starlink aumenteranno sempre di più con il passare del tempo, non a caso altri 272 stanno viaggiando per raggiungere la loro posizione.
Comunque sia, l’obiettivo di SpaceX è di rendere operativi un numero gigantesco di satelliti, ossia 4.408. Così facendo, sarebbero in grado di offrire una copertura di connessione a internet in qualunque parte del mondo, e senza alcuna eccezione particolare.
Ovviamente è un piano che richiede un bel po’ di lavoro, ma è inevitabile pensare che la presenza di così tanti satelliti non possa far altro che giovare a tutti noi, soprattutto sia per i miglioramenti di rete che potremo ottenere che per quanto riguarda le prestazioni del servizio.
SpaceX, dunque, a partire da marzo, lancerà i primi Starlink di seconda generazione, i quali verranno utilizzati principalmente per effettuare dei test precisi. In seguito, appena le sperimentazioni saranno concluse, verranno rimandati in orbita con una frequenza maggiore.