Dalle missioni su Marte capitanate da Space X, alle criptovalute inquinanti, passando per l’Autopilota e l’intelligenza artificiale sulle sue Tesla: sono tanti e vari gli argomenti affrontati da Elon Musk nell’intervista di Lex Fridman, esperto di intelligenza artificiale, ricercatore al MIT di Boston e podcaster. Vediamo insieme i punti salienti.
Nella lunga chiacchierata tra Elon Musk e il giornalista Lex Fridman, il numero uno della Tesla e Space X ha voluto approfondire diversi temi, tra cui quello della guida automatizzata, fornendo una panoramica su quella che sarà la futura evoluzione del Full Self Driving (FSD) e annunciando a sorpresa che il sistema dovrebbe raggiungere il livello 4 “probabilmente entro la fine del 2022”. FSD più sicuro dell’umano medio, a detta di Musk, che non è nuovo a dichiarazioni forti e impegni numerosi, come la promessa del primo coast to coast autonomo a bordo di una Tesla entro il 2016 (che non hai MAI visto la luce), o quella della guida autonoma di serie nel 2019. L’imprenditore si dice positivo e sembra convinto di potercela fare.
L’importanza dello spazio vettoriale. La guida assistita della Tesla, molto discussa, è finita nel mirino dell’Nhtsa (l’autorità statunitense per la sicurezza dei trasporti) dopo una lunga serie di episodi che l’ha vista protagonista, storie in cui i proprietari delle elettriche californiane più famose al mondo, sono rimasti coinvolti in incidenti proprio a causa del pilota automatico tanto acclamato da Musk. Nella discussione fatta con Fridman, lo stesso Musk ha ammesso come la sfida posta dall’Autopilot e dal Full Self Driving sia stata “più dura del previsto”, non si immaginava una simile complessità che si deve necessariamente affrontare nel tradurre in pratica la guida autonoma. Insomma, a parlare sono bravi tutti, bisogna poi vedere la pratica. “Affinché funzioni“, ha spiegato l’ironico magnate, “c’è molto che deve essere simulato e compreso dai computer”. In particolare, l’imprenditore di origini sudafricane e dal guadagno immenso, ha evidenziato la criticità della gestione del cosiddetto “spazio vettoriale”: una definizione usata molto spesso da Musk per sottolineare la grande importanza delle informazioni direttamente collegate alla posizione del veicolo, alla sua direzione, alla velocità che usa, a cosa si trova intorno. Musk ha sottolineato come il “vector space” debba essere estremamente accurato per poter funzionare senza creare incidenti, come quelli visti in questo 2021.
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“L’energia nucleare è ok”. Tra i vari argomenti toccati da Musk, dopo Tesla e Space X, c’è anche il nucleare, per il quale l’imprenditore ha ribadito la sua posizione favorevole “Lo ritengo un buon modo per produrre elettricità”, ha detto senza mezzi termini il numero uno della Tesla, sostenendo molte teorie anche di grandi della fisica che ne stanno studiando i dettagli da anni. “Chi non ha studiato fisica – ha detto Musk – è spaventato da questa parola, ma le radiazioni sono molto meno pericolose di quanto si pensi. Basta pensare al Sole”.
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