Giunti alla fine di questo particolare 2021 è tempo di bilanci su quelle che sono state le mode e i trend di un anno più digital che mai, e su come seguiranno per il prossimo a venire
Non si può che prendere atto delle capacità tecnologie che hanno contraddistinto questo anno. A scandire il tempo che è appena trascorso c’è stata importante presenza del digitale, spinto in particolare modo dalla pandemia certo, ma entrato a pieni titoli nelle abitudini delle persone.
Non a caso, uno dei dizionari più illustri della grammatica inglese, il Collins Dictionary, ha inserito come parola a rappresentare questo 2022 proprio l’acronimo NFT. I Not fungible token sono entrati in gran carriera in diversi settori, dall’economia all’arte, allo sport e alla musica.
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Anche grandi case d’aste hanno battuto pezzo creati da artisti del digital. Ben noto ad esempio il pezzo Everydays: The First 5,000 Days. Trattasi di un insieme di 5000 scatti per un’ampiezza pari a 21.069 x 21.069 pixel dell’arista Beeple. È stata Christie’s a venderla ad un programmatore per oltre 69,3 milioni di dollari.
Trend e mode per essere sempre tecnologicamente aggiornati
Se volete prepararvi alla grande dovrete prendere di petto la questione del Metaverso. Mark Elliot Zuckerberg aveva annunciato in ottobre l’innovativo progetto di Meta, il nuovo volto dell’azione fondata dal visionario CEO. Dalla fatidica data di presentazione di questo innovativo sistema, che renderà le esperienze virtuali di gran lunga più reali, ad oggi non solo il valore delle azioni di questo mondo virtuale ancora non sviluppato sono salite alle stelle. Ma moltissime azienda stanno investendo nella realizzazione di interfacce e dispositivi hardware che supporteranno l’esperienza delle persone nel nuovo mondo, in vero stile Ready Player One.
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Tenete d’occhio anche il marketing ibrido, perché il velo che separa l’acquisto fisico da quello digitale si sta facendo sempre più leggero, e crediamo che molto presto lo shopping basato sulla tecnologia digitale potrebbe affiancare, e poi superare, si stima entro il 2030, quello classico dei centri commerciali.