Google mostra la sua AI che ricostruisce le foto come i film di fantascienza anni ’80

Grazie alla tecnologia di Google super avanzata, oggi è possibile ricostruire le fotografie anche a partire da una manciata di pixel con SR3 e ritrovarsi una foto nitidissima.

Cosa è in gradi di fare l’AI di Google – Androiditaly.com

Da un semplice pixel, è possibile ricostruire un’intera fotografia, nitida, perfetta. Pensate anche a quando fate una ricerca e l’unica foto che va bene, è sgranata a tal punto da far sembrare la vostra ricerca mal fatta, con poco impegno. Questo, è il machine learning, la migliore tecnica usata al momento per applicare un autentico fotorealismo nei videogiochi. Ma non solo nei videogiochi, bensì vi vogliamo parlare di un algoritmo dal nome altisonante, Super Resolution via Repeated Refinements, per gli amici “Pixel perfect”, sviluppato dal Brain Team di Google. Ma a che cosa serve?

Come funziona SR3 nel dettaglio e perché serve

SR3, o Super Resolution via Repeated Refinements, o Pixel Perfect, insomma come volete chiamarlo, è un moderno approccio ai modelli di diffusione e alla ricostruzione di immagini in alta definizione, il, tutto avendo a disposizione solo pochissimi pixel su cui lavorare, il cui scopo ovviamente è quello di ricostruire nei minimi e perfetti dettagli la nitidezza che vogliamo in una foto scaricata da internet.

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Il risultato di cosa può fare questo programma di fotorealismo – Androiditaly.com

Il materiale che vi stiamo mostrando  parla da solo, come potrete osservare dalle foto di prova pubblicate dai ricercatori qui sopra, non ci vuole una mano esperta per vedere la differenza del prima e dopo. L’algoritmo infatti riesce a ricostruire, in modo assolutamente credibile e aggrappandosi a tutto quello che può ricavare dai pixel, immagini a risoluzione 1024×1024 pixel a partire da un input di appena 64×64. Se lo facessimo con il nostro pc, purché bello che sia, il risultato sarebbe scadente.
SR3 inizia a lavorare l’immagine aggiungendo rumore video al punto da renderla non più riconoscibile all’occhio umano e infatti noi non ne vedremmo i cambiamenti. A questo punto entra in gioco l’input a bassa risoluzione che è poi la specialità del programma, che viene usato come guida, per rimuovere i difetti del rumore video aggiunti all’inizio e ricostruire l’immagine in alta definizione, rendendola credibile a livello quasi reale.

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In poche parole quello che accade è leggermente più complesso di quanto possiamo capire. noi che non siamo esperti e non ci occupiamo di questo. Nell’analisi dei risultati, il gruppo di ricerca di Google, il cui risultato ufficiale è disponibile a questa pagina, si può approfondire questa tematica.

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