Gli hacker si fanno trovare ancora, nell’ombra fino alla missione, per poi esplodere e fare danni, molto spesso, talmente massicci da piegare uno stato intero. Questa volta, si tratta del Brasile.
È di pochi giorni fa la notizia sconcertante che attesta che nel 2021 siano stati esposti i dati sanitari di milioni di persone, e stiamo parlando solo degli Stati Uniti, tutti a causa di attacchi hacker e falle informatiche dei sistemi ospedalieri, che hanno rilasciato online i dati di contagio, le cartelle cliniche e altro dei pazienti ospedalizzati. Oggi, invece, è il Brasile a fare i conti con una tua di dati, un colpo da maestro degli hacker in campo medico, che hanno attaccato il sistema sanitario nazionale per rubato i dati dei contagi da Coronavirus. Stando a quanto riporta Reuters, un gruppo di hacker chiamato “Lapsus$ Group” (il nome è davvero tutto un programma… a primo acchito sembrava il nome di una qualche MOD “particolare” di qualche videogioco per PC) avrebbe pubblicato un messaggio sul sito web del Ministero della Salute brasiliano, avvisando di essere in possesso di una copia di tutti i dati contenuti nei suoi server, i quali erano stati svuotati di tutte le informazioni che contenevano e spostati sui server degli hacker stessi.
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L’obiettivo del gruppo, o almeno così sembrerebbe, è quello di chiedere un riscatto milionario al Governo brasiliano in cambio dei dati rubati, poiché gli hacker hanno chiesto al Ministro della Salute, nel loro messaggio d’avvertenza dopo il misfatto, di contattarli “in caso volesse indietro i suoi dati“. Di certo non vogliono invitarlo a cena. Il messaggio includeva persino un indirizzo Telegram e un’email a cui scrivere per mettersi in contatto con il gruppo, ovviamente non rintracciabile. In altre parole, l’attacco si presenta al 100% come un classico Ransomware.
Il Ministero della Salute brasiliano ha dichiarato ostico che “Il Ministero della Salute ha riportato, nelle prime ore di Venerdì, un incidente che ha temporaneamente compromesso alcuni dei suoi sistemi […] i quali saranno temporaneamente inaccessibili”. Il Ministero non è ancora riuscito a riavviare i suoi sistemi digitali ne tantomeno a recuperare i dati rubati, il che fa pensare che i dati sottratti da Lapsus$ Group siano stati davvero persi in via definitiva e impossibili da recuperare.
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Ma non solo: oltre ai dati sensibili, sono stati rubati tutti i certificati vaccinali contro il Coronavirus del Brasile, che nel Paese funzionano alla pari del Green Pass europeo. E questo non è una buona notizia, soprattutto perchè sono strettamente personal, e a rivenderli vorrebbe dire solo meno persone vaccinate e pi circolazione del virus. L’app ContactSUS, creata dal Governo per tracciare i casi di Covid-19 e le vaccinazioni, ha smesso di funzionare dopo l’attacco.