Il nuovo malware che rischia di bucare i sistemi di sicurezza di molti utenti non avrà terreno spianato, grazie a MCC
Il motivo per cui, quando mandano in onda un servizio di Striscia la Notizia, c’è sempre tanto scalpore è presto spiegato. Una grande quantità di telespettatori che seguono il programma, un linguaggio semplice accessibile a tutti, ma soprattutto la trasmissione è un catalizzatore molto potente che sottolinea in maniera schietta tutta una serie di situazioni a volte poco chiare o benché sotto gli occhi di tutti, mai risolte.
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L’episodio portato alla luce dall’inviato Marco Camisani Calzolari, il cui nick name è MCC, riguarda questa volta un potete malware. Il Rat dispencer sarebbe capace di insidiarsi nei nostri apparecchi facendo razzia dei nostri dati personali
Il malware che sta facendo il giro della rete e rischia di prosciugarci il conto in banca
Durante il servizio Calzolari riporta quanto sta succedendo. Alcuni sfortunati ed incauti utenti sono stati raggiunti da una strana email. All’interno della stessa è presente un link, e l’invito a cliccarci sopra.
Non importa per quale motivo dovreste farlo, ma se non conoscete il destinatario e venite raggiunti da una richiesta inaspettata, diffidate sempre. E anche in questo caso sarebbe stata la soluzione migliore. Infatti le vittime che sono cadute in questo tranello, dopo aver eseguito l’operazione, hanno di fatto dato libero accesso ad un malware, questo rat dispencer dunque.
Insidiatosi lo sgradito ospite avrebbe trafugato i dati sensibili degli utenti. Un data breach con conseguenze anche molto gravi. Infatti le informazioni sarebbero arrivate in mano a dei cybercriminali, che non solo sarebbero in grado di chiedere un riscatto per la restituzione degli stessi, ma in casi estremi potrebbero avere accesso ai conti correnti e quindi al portafoglio delle vittime.
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Come suggerito da MCC, ci sono solo due strade per prevenire questi episodi e dare agli hacker un margine di manovra minore: adoperare correttamente gli antivirus, ma soprattutto applicarsi con cognizione di causa rispetto agli input del web usando la testa.