Secondo gli scienziati questo esopianeta scomparirà nel modo peggiore

Un esopianeta di nostra conoscenza, a quanto pare, non avrà vita lunga. Sembra che alcune condizioni lo distruggeranno in seguito, e visto che si tratta di un processo inevitabile non ci rimane altro che studiare a fondo la questione per capire come accadrà.

Secondo gli scienziati questo esopianeta scomparirà nel modo peggiore
Immagine in cui possiamo vedere l’esopianeta ad una vicinanza assurda dalla sua stella – Androiditaly.com

Alcuni ricercatori hanno scoperto l’esistenza di un esopianeta che presto scomparirà del tutto, e sembra che il motivo principale sia ricollegato al fatto che orbiti attorno ad una stella.

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Si chiama TOI-2109b, ed è un enorme e possente gigante gassoso ancora più grande di Giove. Secondo i calcoli della ricerca, ci vogliono almeno 16 ore affinché riesca a completare un giro completo, ma questo che cosa comporta?

Le conseguenze

Secondo gli scienziati questo esopianeta scomparirà nel modo peggiore
Non era mai stato scoperto un pianeta ad una distanza così minima da una stella – Androiditaly.com

Significa che un anno dovrebbe avere la durata bassissima di 16 ore, e non è una scoperta da poco dato che si tratta di un valore mai registrato fino a questo momento. Girando la medaglia, però, è anche una notizia da non sottovalutare.

Orbitare così vicino ad una stella vale a dire che, man mano che il tempo passerà, l’esopianeta verrà sempre più risucchiato dal moto vorticoso, finendo, infine, per essere bruciato ed evaporato. Gli scienziati, a tal proposito, hanno provato a dare una stima dei valori a cui si sta sottoponendo il TOI-2109b.

Le temperature dovrebbero essere di almeno 3,227° C, dunque capiamo che la superficie di questo pianeta sia decisamente più calda di altre stelle già conosciute. Addirittura pare che si avvicini ai numeri registrati del Sole, quindi si parla di valori molto alti e che potrebbero portarlo a morte certa.

Orbita attorno ad una stella giallo-bianca 1,7 volte più grande della nostra, e che pare si trovi a 855 anni di luce di distanza dalla Terra. In aggiunta, sia questa che l’esopianeta sono così vicini che la distanza tra loro è appena l’1,6% di quella che divide il nostro pianeta dal Sole.

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La sfida più grande degli scienziati, però, rimane sempre la stessa: come fanno questi pianeti gassosi così grandi a formarsi vicino alle stelle e a sopravvivere tanto a lungo? Un quesito molto difficile a cui rispondere, ma a cui, prima o poi, attribuiremo sicuramente una spiegazione logica.

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