È stato progettato un orologio capace di poter usare delle funzioni incredibili. Tra queste, infatti, vediamo la possibilità di sapere in anticipo quando potremo avere il diabete. Ma in che senso?
Il design di questo dispositivo è una via di mezzo tra uno smartwatch e un cerotto smart SkinTaste, dotato di sensori e microaghi posti a contatti con la pelle, e che durano fino ad una settimana completa.
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Così facendo è possibile effettuare, in tempo reale, la misurazione dei livelli di glucosio nel sangue e il monitoraggio costante di altri fattori del corpo umano. E nonostante esistano già altri devices in grado di compiere delle azioni simili, questo dispositivo pare che sia una spanna sopra tutti. Comunque sia, concentriamoci meglio su questo dispositivo e vediamo fino a dove può arrivare.
Le capacità dello strumento
Pkvitality, una startup francese, ha progettato K’Watch Glucose, un wearable che, oltre a poter contare i passi effettuati in una giornata, può tenere sotto controllo i livelli di glucosio nel sangue come avevamo accennato in precedenza. In aggiunta, grazie alla collaborazione con l’AMCR Institute, ha potuto dare il via alla validazione dell’orologio in campo medico.
La misurazione avviene senza accesso diretto al sangue, di conseguenza non è necessaria nessuna puntura sul dito per poi utilizzare le strisce come reagente. Ciò che viene sfruttato, invece, è il liquido interstiziale, raggiunto con le micropunte lunghe meno di 1 millimetro.
Sappiamo anche che l’azienda si sia messa a lavoro su un altro tipo di dispositivo e che prende il nome di K’Watch Athlete, il quale utilizza un sistema simile per monitorare il livello di lattato e aiutare gli atleti a gestire, al meglio delle possibilità ovviamente, tutti i loro allenamenti quotidiani.
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Che sia uno strumento rivoluzionario e mai visto prima? Possibile, però dobbiamo tenere a mente che pure le altre società siano sempre sul pezzo; basti vedere gli ultimi progetti di Apple o di Google, di conseguenza sarà molto difficile per questa startup riuscire a fare il botto a causa della presenza di questi colossi nel mercato della tecnologia.