Dopo diversi paletti, Apple ha deciso di dare il via al Self Service Repair, per riparare gli iPhone in completa autonomia.
Apple ha annunciato, sorprendendo tutti viste le continue restrizioni che sta aggiungendo per rendere unici i suoi prodotti, un nuovo programma, chiamato Self Service Repair, che permette a qualsiasi utente di poter acquistare i componenti originali firmati Apple e aggiustarli in completa autonomia, senza doverli portare in un Apple Store. Per un inizio liscio, si partirà con gli ultimi modelli di iPhone, la versione 12 e la 13, solo negli Stati Uniti. Il Self Service Repair sarà attivo ufficialmente a partire dal prossimo anno.
Come funziona il Self Service Repair
Il programma è suddiviso in fasi, per una lavorazione senza intoppi. Nella prima fase, Apple si concentrerà maggiormente sui componenti più richiesti nelle riparazioni, tipo display, jack delle cuffie, batteria e le fotocamere, soggette a cadute frequenti. Cosa significa? Che, oltre a poter andare all’Apple Store, ci si può comprare i componenti e riparare lo smartphone in totale autonomia, a casa propria. Come? Sulla piattaforma ideata dalla Mela, chiamata appunto Apple Self Service Repair Online Store, tramite cui ordinare le parti originali di cui si ha bisogno. In aggiunta, potete spedire le parti danneggiate che verranno riciclate e vi sarà accreditato un debito da spendere nei negozi Apple.
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Attenzione però: questo servizio non è per tutti
Il programma Self Service Repair non è per tutti. Apple tende precisare che il servizio è «pensato per persone specializzate nell’assistenza tecnica che hanno le competenze e l’esperienza richieste per riparare dispositivi elettronici». Per tutti gli altri, è bene rivolgersi a un fornitore di assistenza tradizionale, dato che non è come aggiustare una penna.
Il diritto alla riparazione annunciato da Self Service Repair
Apple è sempre stata molto riservata quando si trattava della riparazione dei suoi dispositivi, e ha sempre consigliato di rivolgersi a centri specializzato della sua catena. L’obiettivo è quello di rendere più facili (ed economiche) le riparazioni, anche per i centri di assistenza definiti “non autorizzati” perchè non facenti parte di catene come Apple, Samsung via dicendo. Apple non ha MAI nascosto la sua idea del riparare i prodotti “in casa” così da garantire un servizio adeguato e senza problemi
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«Crediamo che la riparazione più sicura e affidabile sia quella gestita da un tecnico addestrato che utilizza parti originali che sono state adeguatamente progettate e rigorosamente testate», aveva dichiarato il COO Jeff Williams nel 2019. Ora, è il consumatore che deve scegliere la soluzione a lui più consona per aggiustare lo smartphone. Un modo di Apple per aprirsi di più e scendere dal piedistallo?