Fortnite dice addio alla Cina. Ecco i motivi che rallentano la crescita del Battle Royale più famoso al mondo.
Fortnite dice addio alla Cina
Su una piccola isola, per sopravvivere, le persone collezionano risorse e armi, costruiscono rifugi e si nascondono.
Da questa semplicissima trama è nato Fortnite, lo sparatutto/battle Royale più famoso e giocato al mondo, che ora si vede costretto a frenare il suo successo, almeno in Cina.
Già, perché se le cose vanno a gonfie vele in Occidente, è anche vero che Fortnite sarà completamente bannato dalla Terra del Dragone.
Una notizia che proviene da iFireMonkey, utente Twitter attivo nel mondo del Battle Royale di casa Epic Games. Stando a quanto emerge dalle informazioni ottenute dall’insider, da Lunedì 1 novembre in Cina non sarà possibile accedere ai server per creare nuovi account.
Ecco il Tweet risalente allo scorso 31 Ottobre
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Fortnite China is shutting down November 15th @ 11 AM CT
Spotted by @itsarkheops pic.twitter.com/exAfO7BnrL
— iFireMonkey (@iFireMonkey) October 31, 2021
Invece il 15 novembre il gioco sarà inaccessibile e i server verranno spenti definitivamente. Le motivazioni dietro questa scelta non sono ancora state ancora svelate da Epic Games o Tencent, che possiede le quote della società di Tim Sweeney. Ma qualche ipotesi inzia a trapelare in rete.
I due possibili motivi del ban
- La prima ragione per cui in Cina Fortnite cesserà le proprie operazioni sarebbero da ritrovarsi nel governo cinese. Con il limite di tre ore di gioco imposto ai minorenni, i server del gioco potrebbero essere troppo costosi da mantenere con una bassa fan base.
- Un’altra ipotesi riguarda la stessa popolarità del gioco di casa Epic Games, che è entrato in un mercato forse troppo saturo: la maggior parte dei giocatori asiatici infatti si concentra solamente su PUBG, il primo Battle Royale ad essere diventato mainstream.
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Comunque sia, ban o meno, Fortnite è un successo mondiale e se continueranno gli investimenti da parte di Epic Games, il gioco manterrà a lungo la sua popolarità. L’unico motivo che potrebbe ulteriormente frenare la crescita esponenziale dell’azienda sono i possibili cavilli legislativi.
Ma è giusto ricordare che Epic Games non si è fatta intimidire nemmeno davanti alle accuse incentrate sulle microtransazioni, in quanto la app in sé è gratuita, ma per un esperienza di gioco ottimale è richiesto un pagamento.