Un periodo così buio, Facebook non l’aveva mai visto. L’ultimo della lista ma in fatto di recente scoperta e non per importanza, è stimato dai numeri nuovi emersi dalla deposizione dell’ex manager di Menlo Park, Frances Haugen che ha portato Mark Zuckerberg in tribunale, e riportati dal Financial Times ancora una volta. I dati si basano su una ricerca interna del 2021 ed effettuata solo nei 5mila nuovi utenti e non su quelli che già popolavano l’app da molto più tempo, i veterani. Il report mostra che tra il 40 e 60 per cento degli account, ci son dei sosia di persone già iscritte. Possiamo chiamarli doppioni.
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Una cosa è emersa dal report: alcuni responsabili ai vertici dell’azienda hanno addirittura consigliato a diversi utenti di creare più profili, per una strategia aziendale. Secondo un altro indizio dato dal Wall Street Journal, solo tra America e Regno Unito la popolarità che ha acquisito Facebook tra gli adolescenti è tra il 108 e 132%, proprio grazie agli account duplicati. “Non è una notizia il fatto che Facebook studi gli account duplicati. Ma questi dati non spiegano l’intera vicenda” ha spiegato al FT Joe Osborne, portavoce dell’azienda, cercando un appiglio per difendersi.