Sono ben 4 milioni gli italiani abbonati a Netflix che dovranno pagare di più per il servizio streaming più popolare al mondo.
Da Prima Online ci giunge un dato molto interessante: Tinni Andreatta, responsabile delle produzioni originali italiane di Netflix, nel corso del dibattito che ha seguito la presentazione del 3° Rapporto Apa sulla produzione audiovisiva, fa sapere che gli italiani abbonati al servizio streaming sono 4 milioni. Il doppio rispetto a due anni fa quando il CEO Reed Hastings parlò di 2 milioni di abbonati nel Bel Paese.
Nel mondo invece il servizio conta ben 209,18 milioni di abbonati (dati risalenti al secondo trimestre). Per il terzo trimestre invece si prevede una crescita repentina di 3,7 milioni di unità, una cifra superiore rispetto alle aspettative.
Sta di fatto che tutti gli abbonati italiani dovranno pagare di più se vogliono continuare a usufruire del servizio. Infatti, solo poche settimane fa, i prezzi sono lievitati e molti hanno cominciato a storcere un po’ il naso.
Ecco i prezzi rimpolpati:
Per fortuna l’abbonamento base mantiene il vecchio prezzo di 7,99 euro mensili.
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Netflix è dunque in continua crescita: complice sicuramente la pandemia che ha spinto molti ad azzerare la vita sociale, in luogo di una vita in streaming, ma anche il recente successo mondiale di Squid Game che ottiene sempre più acclamazioni.
La serie coreana si è rivelata davvero un grande affare, tanto che si parla già di produzione di maggior successo nella storia della piattaforma. Squid Game è costata solamente 21,4 milioni di dollari, molto meno di altre serie simili. Ha battuto ogni record, costando solo 2,37 milioni a puntata: per intenderci, un decimo rispetto a “WandaVision”.
Ed ecco che Netflix decide di cavalcare l’onda del successo e tenta così anche la via del gaming, come mezzo per attrarre nuovi abbonati e fidelizzare il bacino di utenti già conquistato.
E’ previsto inoltre che a partire dal prossimo anno prenderà vita Netflix Italia. In questo modo il colosso dello streaming contabilizzerà i ricavi degli abbonamenti italiani direttamente nel nostro Paese, evitando così contestazioni da parte della Guardia di Finanza per imposte non pagate.
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La serie più costosa in assoluto è “Il Signore degli Anelli” di Amazon Prime Video, costata 250 milioni di dollari per i diritti, più 215 milioni per finanziare la prima stagione, per un totale di 465 milioni. Se fossero dieci episodi, come ipotizzato, il costo unitario sarebbe di 46,5 milioni di dollari.
Per avere un termine di paragone, possiamo citare “WandaVision” e “The Falcon and the Winter Soldier” (25 milioni), “The Mandalorian” e “The Morning Show” (15 milioni), “The Crown” (10 milioni) e “Stranger Things” (8 milioni).
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