La legge che permette di inserire link per completare degli acquisti su siti esterni non è mai andata giù ad Apple, che ricorre in appello: si rischia di danneggiare i consumatori e la sicurezza del sistema. La scadenza del 7 di dicembre rischia di slittare però.
Apple aveva festeggiato l’esito del processo che l’ha vista contrapposta ad Epic Game, qualche settimana fa, uscendone trionfante. Il giudice ha dato ragione all’azienda americana su tutti i fronti elencati nell’istanza, tranne uno: le regole dell’app store che impediscono agli sviluppatori di inserire bottoni o link legati a siti esterni, usati per completare un pagamento, sarebbero secondo le norme antitrust americane un freno alla concorrenza. Per questo motivo ha disposto una ingiunzione che entrerebbe in vigore dal 7 di dicembre (ma c’è possibilità di slittamento) e che impedisce ad Apple di applicare quelle che vengono descritte nell’ingiunzione come “anti-steering rules”. Apple aveva atteso con pazienza, ma ora è ricorsa in appello contro questa norma specifica, e la scadenza del 7 dicembre potrebbe slittare più avanti se l’appello venisse ammesso. Ma perchè attaccarsi così a questo punto?
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Perchè Apple non vuole mollare l’osso
L’azienda di Cupertino spiega che parte delle norme che sono state definite anti-concorrenziali dal giudice in carica, citate più volte nell’ingiunzione, sono già state cambiate nei mesi successivi all’udienza e nessuno sembra essersene accorto: nell’ambito dell’accordo con la Japan Fair Trade Commission Apple ha infatti permesso alle app di inserire un link che punta ad un sito esterno. L’azienda inoltre elenca anche i rischi che ci potrebbero essere per la sicurezza degli utenti se la norma diventasse effettiva, e non come ha in realtà fin da subito esposto l’azienda . L’inserimento di un bottone che rimanda ad una pagina esterna rappresenta secondo Apple una minaccia.
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“I link e i pulsanti di meccanismi di pagamento alternativi sono pieni di rischi. Gli utenti che cliccano su un link di pagamento incorporato in un’app – in particolare una distribuita attraverso l’App Store – si aspettano di essere condotti a una pagina web dove possono fornire in modo sicuro le loro informazioni di pagamento, l’indirizzo e-mail o altre informazioni personali. Apple potrebbe esaminare i link nella versione dell’app sottoposta a revisione, ma purtroppo non c’è nulla che impedisca a uno sviluppatore di cambiare il punto di destinazione di quel link o di alterare il contenuto della pagina web di destinazione.”