Una fuga di dati mette sotto osservazione la credibilità della piattaforma social e delle sue policy aziendali
La falla che ha colpito i sistemi di sicurezza della piattaforma social non smette di avere strascichi. Una fuga di notizie, documenti e file che ha travolto la società trascinandola in una bufera senza precedenti che ha inoltre aperto una serie di questioni legate alla trasparenza e alla fiducia nella piattaforma.
Quello che si sarebbe potuto liquidare come un l’ennesimo episodio di ordinaria infrazione delle cybersicurezza sta diventando invece un caso di studio interessante.
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Tra i documenti trafugati infatti ci sarebbe stata una particolare lista contenente i nominativi di utenti esclusi dal ban. A renderla nota al pubblico del web per primo è stato il sito Asmongold che ha pubblicato l’elenco di streamer “esonerati”.
La lista non consiste in altro che in una sequenza di nominativi, ai quali viene più associata la motivazione per quale non dovrebbero subire un ban. Molti i presenti, a partire dagli streamer più conosciuti come DJWheat, Ricegum e Tyler1.
Ma non solo. Celato dallo pseudonimo di Sarbandia ci sarebbe anche il CEO, nonché co-fondatore di Twitch. Nel suo caso la specifica è davvero interessante e cita testualmente ““CEO \/ STAFF (non bannare letteralmente per nessun motivo”.
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La domanda che ci poniamo è che senso ha dover effettuare una postilla così categorica, visto che di fatto siamo di fronte a colui il quale, dal punto di vista teorico e ideologico, dovrebbe ispirare se non sottoscrivere in prima istanza il regolamento della propria azienda.
Una incongruenza davvero significativa che stona molto in un clima che teoricamente dovrebbe essere improntato alla chiarezza e trasparenza ma che è invece adopera questi mezzi per blindare i soliti noti.
Un meccanismo simile è riservato anche ad utenti più in vista, come Tyler1 e Ricegum. Nel loro caso invece il divieto di ban passa anche attraverso la segnalazione. Ovvero prima di tutto va inviato un allert ai moderatori all’indirizzo di @twitch.tv.
Un sistema complesso e oscuro, venuto alla ribalta solo per un caso fortuito, ma che mette in luce una modalità di gestione spesso tacita me sospettata.
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