Incredibile ma anche Twitch ha la sua lista di Intoccabili: chi sono e perchè?

Una fuga di dati mette sotto osservazione la credibilità della piattaforma social e delle sue policy aziendali

Twitch spezzato dagli hacker: ecco i guadagni degli streamer
Logo della piattaforma streaming di Twitch – Androiditaly.com

La falla che ha colpito i sistemi di sicurezza della piattaforma social non smette di avere strascichi. Una fuga di notizie, documenti e file che ha travolto la società trascinandola in una bufera senza precedenti che ha inoltre aperto una serie di questioni legate alla trasparenza e alla fiducia nella piattaforma.
Quello che si sarebbe potuto liquidare come un l’ennesimo episodio di ordinaria infrazione delle cybersicurezza sta diventando invece un caso di studio interessante.

LEGGI ANCHE: Twitch spezzato dagli hacker: ecco i guadagni degli streamer

Tra i documenti trafugati infatti ci sarebbe stata una particolare lista contenente i nominativi di utenti esclusi dal ban. A renderla nota al pubblico del web per primo è stato il sito Asmongold che ha pubblicato l’elenco di streamer “esonerati”.

La violazione e l’elenco di nominativi degli intoccabili e resistenti al ban

Il regolamento di Twitch ha delle eccezioni, e a beneficiarne sono gli streamers in lista – Androiditaly.com

La lista non consiste in altro che in una sequenza di nominativi, ai quali viene più associata la motivazione per quale non dovrebbero subire un ban. Molti i presenti, a partire dagli streamer più conosciuti come DJWheat, Ricegum e Tyler1.
Ma non solo. Celato dallo pseudonimo di Sarbandia ci sarebbe anche il CEO, nonché co-fondatore di Twitch. Nel suo caso la specifica è davvero interessante e cita testualmente ““CEO \/ STAFF (non bannare letteralmente per nessun motivo”.

LEGGI ANCHE: I social più seguiti dagli adolescenti? Non è come potremmo pensare

La domanda che ci poniamo è che senso ha dover effettuare una postilla così categorica, visto che di fatto siamo di fronte a colui il quale, dal punto di vista teorico e ideologico, dovrebbe ispirare se non sottoscrivere in prima istanza il regolamento della propria azienda.

Una incongruenza davvero significativa che stona molto in un clima che teoricamente dovrebbe essere improntato alla chiarezza e trasparenza ma che è invece adopera questi mezzi per blindare i soliti noti.

Un meccanismo simile è riservato anche ad utenti più in vista, come Tyler1 e Ricegum. Nel loro caso invece il divieto di ban passa anche attraverso la segnalazione. Ovvero prima di tutto va inviato un allert ai moderatori all’indirizzo di @twitch.tv.

Un sistema complesso e oscuro, venuto alla ribalta solo per un caso fortuito, ma che mette in luce una modalità di gestione spesso tacita me sospettata.

Gestione cookie