Alcune applicazioni pare che sarebbero in grado di riempire il cellulare dei propri utenti di pubblicità e pop-up, e tutto questo attraverso dei download di installazione ingannevoli.
Sta succedendo proprio in questi giorni, e pare che sia davvero difficile liberarsene. Infatti, sembra che ci siano delle applicazioni sul Play Store – identiche ad alcune conosciute – che, una volta installate, inondano di bloatware e pubblicità lo smartphone. Ovviamente tutto questo senza che l’utente sia al corrente di ciò che succede. In aggiunta, questi software ingannevoli spingerebbero la vittima ad installare, inconsciamente, anche altre applicazioni simili per poter aumentare il numero di pop-up sul cellulare.
Solitamente bisognerebbe leggere attentamente la descrizione di un prodotto, oppure controllare chi sia lo sviluppatore, ma in questo caso pare che sia davvero difficile riconoscere l’applicazione falsa da quella reale. La notizia, comunque, si è diffusa in questi giorni quando un utente, al termine dell’installazione di un app, ha trovato il proprio launcher di base sostituito da uno identico e fasullo, il quale ha costretto il proprietario dello smartphone a dover chiudere all’infinito pubblicità e pop-up, oltre che dei tasti che portavano al download di altre app come questa.
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Ma è qui che sorge un dubbio: come ha fatto un programma, che non ha solitamente i permessi per accedere a determinati sistemi nel cellulare, a riempire lo smartphone di pubblicità e a effettuare diversi cambiamenti nel dispositivo come se nulla fosse? Infatti non dovrebbe riuscire in alcun modo a scaricare da sola altre applicazioni e a installare un launcher alternativo, visto che i software non sono creati per far sì che possano funzionare senza il consenso dell’utente.
Il possibile colpevole
In tal caso è intervenuto DSP Digital Turbine, un software capace di gestire la configurazione di alcune applicazioni alla prima accensione senza il permesso del proprietario del cellulare. Questo SDK è installato nel firmware del telefono, e pare che ad utilizzarlo siano praticamente tutti, partendo da Xiaomi, Samsung, Motorola e così via.
Da questo riscontro negativo Digital Turbine sta cercando di risolvere il problema analizzando la questione. Secondo l’azienda è impossibile che il programma installi applicazioni senza nemmeno chiedere il permesso, dunque è chiaro che ci sia un problema di fondo che deve essere trovato e risolto.
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Ma a giudicare da quel che sappiamo, potrebbe essere che le applicazioni fasulle utilizzino proprio questo SDK per prendere possesso dello smartphone, installando successivamente le applicazioni con rapidità e senza perdere tempo.