La Nazionale italiana hacker “ etici” è arrivata terza ai campionati europei. Hanno gareggiato giovani tra i 16 e i 23 anni. Fun Fact: è risultata crittografia tra le sfide
Ottima annata quella del 2021, per l’Italia, e in diverse categorie. Dall’Eurovision agli Europei, dal record italiano alle Olimpiadi fino al Volley, l’Italia ha fatto man bassa di medaglie e record. Un’eccellenza italiana che si fa sentire prepotentemente. Ma non finisce qui! Si sono classificati terzi i ragazzi del Team Italy all’edizione 2021 dei Campionati europei di cybersicurezza, organizzati e condotti da ENISA, ovvero l’Agenzia dell’Unione europea per la cybersicurezza. Sapevate della loro esistenza? Ci si occupa ad esempio di crittografia, sicurezza web, analisi forense di computer e dispositivi mobili e sicurezza dell’hardware. Queste sono alcune delle competenze alle quali i membri della nazionale italiana, tra i 16 e i 23 anni, hanno dovuto attingere per conquistare il bronzo finale ed entrare nella storia.
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“Siamo soddisfatti perché la nazionale italiana ha dato il massimo. L’impegno dei nostri ragazzi è testimoniato dal fatto che, alla chiusura delle classifiche pubbliche, l’Italia era la prima squadra“, ha commentato Paolo Prinetto, direttore del Laboratorio nazionale di cybersecurity del Cini, il Consorzio interuniversitario nazionale per l’informatica che ha il mandato dall’Unità Cybersecurity della Repubblica Italiana per formare il Team Cyberdefender.
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In totale, la squadra italiana di hacker etici era composta da 20 esperti di informatica, fra cui un un’unica ragazza che ha saputo spiccare, a dimostrazione di come questa professione sia appunto basata solo etica, aperta a qualsiasi sesso senza discriminazioni . Sono questi gli esempi e le figure che dovrebbero seguire le ragazzine, sicuramente più sani. I ragazzi della squadra italiana erano tutti molto giovani, visto che il più grande aveva solo 23 anni e il più piccolo non arrivava neanche ai 18, avendo solo 16 anni, e le loro origini spaziano fra varie città del nostro paese, Roma, Padova, Pisa, Milano, Genova, Venezia, Bologna, Parma e Torino, che sono anche le città che ospitano le università in cui studiano gli stessi membri del team, che hanno portato prestigio. Ogni anno infatti, una città diversa ospita le giornate della competizione, che vedono scontrarsi esclusivamente sui campi del digitale, i migliori talenti informatici, i cosiddetti hacker etici. Quest’anno, la fase finale ad esempio si è svolta a Praga. Al primo posto della competizione si è piazzata la Polonia, seconda la Germania.