Un nuovo progetto di Google è tanto grande da realizzare quanto assurdo soltanto da pensare. Lo scopo sarebbe quello di utilizzare un cavo lunghissimo per poter digitalizzare un paese intero.
Si sta parlando molto di Google in questi giorni per diversi motivi, e l’argomento in questione rientra tra le ragioni principali: pare che abbia intenzione di installare un cavo chilometrico sottomarino che sia in grado di collegare l’Africa con l’Europa.
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Avete capito proprio bene, è questo il piano di Google, cioè digitalizzare completamente quel paese. Difatti, avendo 1,3 miliardi di abitanti e un tasso di crescita demografica alto, secondo delle analisi effettuate potrebbe essere uno dei mercati più redditizi per il settore dell’informatica.
In cosa consiste il progetto
A svelare il progetto è stato Sundar Pichai, Amministratore Delegato di Mountain View, il quale ha parlato di un investimento quinquennale del valore di un miliardo di dollari. Un grande costo senza precedenti, ma che avrebbe l’obiettivo di portare avanti questa idea a lungo termine.
L’iniziativa dovrebbe proseguire senza intoppi fino al 2026, e prevede l’installazione di un collegamento subacqueo, chiamato Equiano, che dal Vecchio Continente attraverserà Sudafrica, Namibia, Nigeria e l’isola di Sant’Elena, in modo tale da poter assicurare ai cittadini africani una maggiore velocità di navigazione internet e dei prezzi di connessione inferiori.
Otre a questo, il progetto avrebbe lo scopo di aiutare pure le startup locali tramite degli investimenti da 50 milioni di dollari. I prestiti, da 10 alla volta, sarebbero rivolti ai piccoli imprenditori come Ghana, Kenya e Nigeria. Google, in aggiunta, ha dichiarato che collaborerà anche con Safaricom per quanto riguarda il lancio di smartphone Android a costi bassi.
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Avviare una tale imprenditoria digitale di questo calibro è certamente una impresa da non sottovalutare, visto che si tratta di coinvolgere circa 10 milioni di giovani e aziende africani. Tuttavia, la Banca Mondiale ha affermato che i problemi principali che dovrà affrontare Google saranno due: l’accesso alla banda larga, in possesso di solo un terzo della popolazione, e la scarsa diffusione di cellulari in grado di navigare su internet.