I nuovi computer quantistici, ancora prerogativa di pochi e prodotti su piccola scala, rivoluzioneranno il nostro concetto di crittografia
Il concetto di informatica quantistica sta lentamente dilagando nel canale dell’utilizzo su larga scala. La nuova tecnologia ha un potenziale immenso che trascende di gran lunga le tecniche normalmente utilizzare nel settore delle crittografia, dello scambio di informazioni protetto e della garanzia della privacy.
Ma costituisce davvero un pericolo? E se si in che misura dovremmo temere per i nostri dati? A risponderci ci vengono incontro gli esperti analisti che già da molto tempo stanno sviluppano elaborazioni quantistiche.
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Secondo le ricerche condotte, anche qualora non disponessimo inconsapevole, di algoritmi avanzati che rispondono già a questa dinamica, sarà abbastanza semplice correre ai ripari.
Infatti se stiamo già utilizzando una chiave AES-256, disponiamo di un algoritmo per la crittografia adeguato a a garantire il giusto livello di sicurezza. Ma sopratutto sarà l’utilizzo di un VPN associato a chiudere il cerchio e a fugare qualsiasi dubbio sulla vulnerabilità dei nostri sistemi.
Come funziona un algoritmo quantistico e cosa sappiamo di questa tecnologia
Se pensavamo si trattasse di una innovazione molto lontana da noi ci stiamo sbagliando. Il futuro è oggi e lo utilizziamo quando adoperiamo una torcia elettrica a Led o ci sottoponiamo ad una risonanza magnetica. Questi azioni, che sono già ampiamente radicate nelle nostre abitudini, rispondono proprio a meccanismi di calcolo quantistico.
L’abissale differenza che intercorre tra quest’ultimo e un sistema tradizionale sta nelle sue potenti capacità di elaborazione dati.
Normalmente i sistemi classici sono di tipo binario, con risultati rappresenti da uno dei due valori 0 o 1.
La nuova meccanica invece si basa totalmente sul bit quantistico (qubit). Ovvero questi algoritmi rispondono ad una modalità dove non è dato sapere il risultato delle operazioni fino a che queste non vengono esattamente misurate in un momento preciso.
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Per comprendere meglio è necessario procedere all’esempio del lancio della moneta. In un sistema binario classico non sapremo mai se, una volta a terra, sia testa o croce, finché appunto non avrà completato il sul volo. In quello quantistico invece ogni esatto istante può essere misurato e fino a che non volge a a termine l’operazione, darà come risultato 0,5. Un grandissimo potenziale quindi, che troveremo a breve applicato sul mercato di larga scala.