Dopo il bando delle attività dei miner è fiorito un mercato nero di attività illecite e il governo si è attivato per una lotta senza quartiere
Alla base del nuovo irrigidimento nei confronti dei miner in hiding ci sarebbero le analisi dei consumi energetici. Questi valori anomali hanno portato gli enti governativi a restringere il cerchio della ricerca rivolgendosi prevalentemente a quei luoghi particolarmente congestionati e vivaci. Si parla dunque di laboratori, università, istituti di ricerca e data center. E non stupisce che la situazione si stia trasformando in un contorto sistema di questo tipo.
LEGGI ANCHE: Investire in Bitcoin conviene ancora? Queste nuove cripto potrebbero essere la svolta attesa
I miner cinesi infatti, a seguito del veto subito che impedisce loro l’attività di estrazione di criptovalute, hanno cercato strade diverse per proseguire il loro business. Alcuni scegliendo di portare il loro lavoro all’estero. Espatriando in paesi quali quelli della Comunità Europea e degli Stati Uniti hanno cercato una migliore produttività e conoscenza del settore.
Altri hanno preferito optare per un cambio pelle. Sono diventati di fatto, per il governo cinese dei criminali. E, secondo i rumors, si nascondono tra le fila dei degli analisti o nelle strutture di banking e cloud.
Le ispezioni si sono verificate nel mese di settembre in aree periferiche del paese, motivate dall’esigenza di scoprire e bloccare, secondo i canali ufficiali degli organi di sicurezza, i picchi di consumo impropri di energia, che danneggerebbero gli alimentatori, e costituirebbero così un potenziale danno economico per tutti i cittadini, specialmente andando incontro alla rigida stagione invernale.
L’inasprimento cinese fa molto temere i mercati, che vedono in questo una depressione del tasso di hash global, già duramente provato in aprile e che aveva impiegato molto tempo per riprendere quota nella sua lenta risalita.
LEGGI ANCHE: Nuova truffa dei Bitcoins, attenzione a chi cederli o dove comprarli, i nostri risparmi a rischio
Intanto le dichiarazioni degli organi ufficiali lasciano ancora molti interrogativi. Se da un lato la People’s Bank of China e la National Development Reform Commission è refrattaria a dare una qualsiasi risposta, i governatori locali fanno loro un solo motto, ovvero che è guerra aperta alle criptovalute, che minerebbero l’economia finanziaria nazionale.
Altro duro colpo per Stellar Blade che da qualche ora è finito di nuovo nella…
Fallout, come tutti sanno, nasce come videogioco. Con l'uscita della serie tv però la saga…
Quanto sai della storia del logo Android? Non è necessario essere un esperto per riconoscere…
Qual è il lavoro ideale per ogni segno zodiacale? Quello che permette alle sue caratteristiche…
Hai perso lo smartwatch di recente? Con questa funzione potrai sentirti al sicuro: è la…
Nell’era digitale di oggi, ci sono innumerevoli modi di guadagno extra e tra le opzioni…