Secondo un report di Kaspersky, i Cybercriminali si servono principalmente delle piattaforme Social per diffondere i loro virus e secondo una studio, legato anche alla loro diffusione, WhatsApp e Telegram risultano essere le app più pericolose.
Le app di messaggistica istantanea hanno superato il livello di popolarità dei Social Network e questo ha fatto sì, che piattaforme come WhatsApp, Telegram, Instagram e TikTok, diventassero gli strumenti di comunicazione più utilizzati.
Sempre secondo Kaspersky, le app di Messaggistica istantanea come WhatsApp e Telegram sono infatti perfette per l’invio di link sospetti e contenuti illegali.
Il report riporta che più del 93% dei link malevoli vengono diffusi tramite queste due famose app di messaggistica e in percentuale, il numero di infezioni più consistente, avviene tramite Whatsapp. Il motivo? l’App controllata da Facebook, è ancora l’applicazione di messaggistica istantanea più usata al mondo.
Ogni giorno infatti, miliardi di link circolano su questa applicazione e anche se spesso si fa attenzione, a non cliccare su tutto ciò che ci viene inviato, può capitare di incappare inconsapevolmente di fare click su link apparentemente innocui, che nascondono però pericoli inimmaginabili per la nostra privacy.
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Come detto però Whatsapp, pur essendo tutt’ora la più utilizzata, non è l’unica applicazione soggetta al Cybercrimine; Anche Telegram infatti, pur essendo utilizzata da un numero di utenti ancora decisamente inferiore, è soggetta a far proliferare link pericolosi. Telegram infatti, è responsabile del 5,6% del traffico di link pericolosi. Oltre a queste 2 app, sempre secondo lo studio effettuato da Kasperky, risultano pericolose anche Viber, su cui viaggiano il 4,7% di link dannosi online e Hangouts, su cui i link pericolosi sono pari all’1%.
Sempre nel report di Kaspersky poi, è illustrata la tecnica maggiormente utilizzata dai Cybercrimali, ovvero il phishing.
Il Phishing di una truffa online attraverso la quale il cyber-criminale inganna la vittima con una pagina praticamente identica all’originale e la utilizza per rubare informazioni.
La pagina spesso è talmente simile a quella originale, che il malcapitato non ci pensa due volte, ad inserire i propri codici, le proprie password o i propri dati sensibili, cadendo così nel tranello.
Una delle modalità più utilizzate, è quella di fingersi operatori bancari, postali e tecnici della telecomunicazione e nelle pagine create, vengono riprodotti portali web identici agli originali.
Il report infine, fornisce anche alcune indicazioni su come difendersi da queste truffe, fornendo elementi necessari a mettere in guardia gli utenti. Tra i consigli principali ci sono quelli di prestare particolare attenzione ad eventuali errori ortografici presenti nei vari link;
Il report consiglia anche l’utente, di evitare di diffondere catene poco credibili e di diffidare tra l’altro, di link o allegati sospetti, provenienti anche da amici e conoscenti;
In ogni caso, il consiglio principale è quello di installare sul proprio computer o sul proprio device, antivirus e antimalware affidabili.
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