L’imitazione del comportamento avviene entro 30 secondi. Lo studio dell’Università di Pisa pubblicato sul Journal of Ethology
Quante volte, sul treno o sul bus ci è capitato di dare uno sguardo allo schermo del nostro smartphone? Probabilmente in quei casi abbiamo stimolato altri ad imitarci: è uno studio dell’Università di Pisa ad affermarlo.
I ricercatori parlano di “fenomeni di mimica spontanea”, diffusi nella nostra società e ben conosciuti dagli studiosi delle Scienze Umane. L’imitazione del gesto di guardare lo smartphone, secondo lo studio, si manifesta entro 30 secondi.
Leggi anche –> Android, popolari app ruberebbero dati: l’indagine
Secondo la ricerca, pubblicata sul Journal of Ethology, il fenomeno si manifesta a prescindere da età, genere e familiarità delle persone. Nessuna differenza, quindi, tra due parenti o due persone estranee.
Quello della mimica spontanea è un fenomeno biologico utile allo sviluppo delle relazioni sociali. Tuttavia, in questo caso, le persone tendono ad isolarsi dagli altri e restare soli con il proprio smartphone.
L’etologia come metodo di ricerca
Lo studio è il primo ad utilizzare l’etologia come metodo di ricerca sui telefonini. Un metodo di studio dei comportamenti e abitudini degli animali. I ricercatori hanno osservato alcuni gruppi di persone inconsapevoli della ricerca, raccogliendo informazioni.
Come strumento di stimolo, i ricercatori si sono mossi in due modi: in alcuni casi utilizzavano lo smartphone guardandone lo schermo per alcuni secondi, in altri facevano la stessa cosa, ma guardando altrove.
Nel primo caso c’era l’imitazione delle altre persone, mentre nel secondo no. L’attenzione del ricercatore sullo schermo dello smartphone, quindi, si è rivelata la vera causa della mimica spontanea.
Questa interessante ricerca stimolerà ulteriori studi e sviluppi, oltre ad una maggiore consapevolezza su questi device, diventati ormai fondamentali per la nostra vita.