Cursed, Netflix dice basta alla serie sul mito di re Artù

Cursed, serie basata sul libro di Frank Miller, ha introdotto con la prima stagione le vicende di Nimue, rivisitando il mito arturiano.

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Il servizio streaming mette fine alle vicende della Dama del Lago (foto: sito ufficiale Netflix).

Il mito arturiano, specie in area anglosassone (e dunque anche USA) suscita ancora un grandissimo fascino; diversi sono gli studi dedicati ai testi sul leggendario re e, altrettanti, sono i prodotti d’intrattenimento a lui dedicati.

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Tantissimi sono stati, nel corso degli anni, i film dedicati al mito, così come anche i fumetti, i romanzi e le  serie tv; tra queste ultime troviamo anche Cursed, realizzata da Netflix e basata proprio sul libro di libro di Tom Wheeler e Frank Miller. Purtroppo per gli spettatori però, la piattaforma streaming ha ora deciso di dire basta.

Cursed, Netflix cancella la serie sulla Dama del Lago

A quasi un anno di distanza dall’arrivo in streaming, Netflix dice basta alla serie con protagonista Katherine Langford e la sua Dama del Lago, cancellandola; a rivelarlo è Deadline, che rivela inoltre come tutto il cast sia stato “congedato” per avere la possibilità di prendere parte ad altri progetti.

In molti saranno dispiaciuti di questa notizia, considerando come quello arturiano sia un mito sempre fascinoso per il pubblico; da ricordare poi, la brillantissima performance di Gustaf Skarsgård (l’ex Floki di Vikings) nei panni di Merlino, così come quella d’altrettanto livello di Daniel Sharman (Lorenzo De’ Medici nella serie Rai dedicata all’influente famiglia fiorentina) in quelli del Monaco Piangente.

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Gustaf Skarsgård nei panni di Merlino nella serie (foto: YouTube).

A questo punto, l’unica speranza è che, come spessissimo sta succedendo in questi ultimi anni, qualche altro servizio streaming non decida di puntare sulla serie e continuare a raccontarne le vicende; che Amazon Prime Video possa essere interessato a “soffiare” una serie ai rivali e a darle nuova linfa?

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Filologi romanzi o semplici appassionati del fantasy, in molti ci sperano, anche se al momento l’ipotesi non trova riscontri nella realtà.

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